In questo episodio di Contesto ↓
😮Ho conosciuto Seedorf. Ho temuto mi cacciasse, e invece…
📊 L’analisi statistica di Vlahovic. Chi sta sbagliando?
⓹ Riepilogo settimana rapido in 5 punti
Milano, San Valentino 2025
Sarebbe troppo facile aprire questa newsletter nella settimana di Sanremo con un pezzo del Festival, ma almeno mi ci collego con un brano di Brunori, il primo brano che ho scoperto di Brunori
Te ne sei accorto, sì?
Che parti per scalare le montagne, ma poi ti fermi al primo ristorante e non ci pensi più?
Contestualizziamo la settimana calcistica in 5 punti
Serie A, Monza. Bocchetti è stato esonerato. Al suo posto… Nesta!
Che confusione. Dalla scomparsa di Berlusconi il Monza è stato pesantemente ridimensionato, finendo per rinunciare a ogni ambizione e promessa di grandezza che la accompagnava.
A Gennaio hanno anche ceduto Djuric e Maldini, i due giocatori offensivi principali. Non voglio dare nessuno per spacciato, ma trovare motivi per rimanere in A è complesso.
E allora che tu tifi Monza o no ti lascio qui un bel ricordo legato ai biancorossi
Serie A, Fiorentina. Presentato Zaniolo. Buonissimo livello tecnico, 25 anni, potenza fisica da vendere. Tutto ciò che serve per diventare un prediletto di Gasperini.
Forse è mancata la componente pazienza. La mentalità fa tutto. Zaniolo ha preferito trasferirsi altrove. Non condivido, ma vediamo come andrà anche se… se non ce l’ha fatta Gasp…
Col senno di poi mi sono pentito di non essere venuto alla Fiorentina quest’estate
Lo sai che a livello numerico la miglior stazione di Zaniolo è 8 gol e 4 assist nella Roma 2019-2020 allenata da Paulo Fonseca? Sistema: 3-4-2-1, lo stesso dell’Atalanta!
Tra l’altro, con 3 gol e 3 assist in soli 583 minuti, rischiava di eguagliare il record con una seconda parte di stagione di livello simile!
La gatta frettolosa fa i figli ciechi. Nonna Anita, sempre nonna Anita (che dovrei chiamare più spesso)
Champions League (1/2). Il Milan dei 4 attaccanti perde a Feyenoord per una papera di Maignan (un’altra?). Il francese dall’inizio della scorsa stagione ha subito 10.7 gol in più rispetto a quelli attesi (fbref.com). Che cosa gli è successo? L’anno dello scudetto ha chiuso con un differenziale positivo di 3.6. Torniamo alla partita. Conceiçao ha dichiarato che la squadra deve fare di più, e non tecnicamente. Ci risiamo.
Subito dopo la partita ho registrato questo episodio del daily in cui lascio delle considerazioni da Rotterdam sullo stadio (merita) e soprattutto sulla squadraChampions League (2/2). La Juventus batte il PSV per 2-1 con il solito McKennie. Parola chiave: resilienza. Qual è il livello di McKennie? A mio parere molto più alto dell’attuale, ma in condizioni specifiche di funzioni (invasore, stile Frattesi), di ricezione (mai spalle alla porta) e, soprattutto, di porzioni di campo. McKennie, per quanto umile e utile, dà il meglio di sé da mezzala.
Bottino attuale: 5 gol, 3 assist. L’anno scorso… 0 gol e 10 assist! Wow, non ricordavo. E tra un esubero e l’altro, siamo a 162 presenze con la Juventus, le stesse di Mario Mandzukic.
Sempre Champions, ha giocato l’Atalanta a Brugge e Gasperini si è arrabbiato (giustamente) per un calcio di rigore subito al 90°. Ne ho parlato oggi nel canale whatsapp con un audio. Se ti va passa a sentirlo, nel canale lascio anche gli appunti dalle partite di Serie A in ottica fantacalcio. Click qui
Europa Leauge, ancora arbitri. Il calcio è uno sport provante. Anche Ranieri, sinonimo dell’eleganza e dell’autocontrollo ha perso il senno della ragione dopo una serie di decisioni arbitrali.
Campo: Porto-Roma, che può benissimo essere una semifinale di questo torneo, finisce 1-1. Dybala esce per una forte contusione al ginocchio, niente di grave. Çelik segna il suo primo gol alla 94a partita in giallorosso (e qualcuno decide di urlarlo a Sanremo pochi istanti prima dell’esibizione di Noemi), poi espulsione di Cristante e pareggio di Moura su tiro deviato.
Qualificazione ancora in bilico per tutte le italiane, ci giochiamo tutto al ritorno tra qualche giorno
📊 Dušan Vlahović è vittima e problema
Solo 3 anni fa Vlahovic arrivava alla Juventus come salvatore di una stagione altrimenti a rischio qualificazione in Champions. La prima Juventus dell’Allegri-bis dopo 23 partite si trovava al 5° posto dietro Inter, Milan, Napoli e Atalanta.
L’attuale Juventus di Thiago, dopo 23 partite è sempre 5a con 2 punti in meno
Con la Fiorentina di Italiano, Vlahovic aveva appena segnto il suo gol numero 20 in 24 partite, chiedendo scusa ai tifosi durante Fiorentina-Genoa. Le scuse erano per il rigore sbagliato (cucchiaio), ma anche per aver già detto sì ai rivali.
Vlahovic a 21 anni era tra i migliori prospetti del calcio europeo, ma anche già considerato pronto per vestire la maglia della Juve e portarla da solo alla qualificazione in Champions.
Beh, certo, aveva i numeri di Ronaldo il Fenomeno in Serie A a quell’età. Non era euforia ingiustificata, era pura e semplice realtà.Con Vincenzo Italiano in panchina Vlahovic ha viaggiato a 0.88 gol ogni 90 minuti. Se togliamo i rigori 0.66. Passando alla Juventus ha subito ridotto le cifre del 34%, così, da un mese all’altro. Eppure era lo stesso giocatore!
Non vuol’essere, questa, una valutazione su Italiano o Allegri, sarebbe riduttivo e forse anche sbagliato. Quello che voglio sottolineare è l’impatto immediato che le idee dei tecnici in panchina hanno sul rendimento dei singoli in un calcio che non è più quello di 10-15 anni fa quando “palla al grande giocatore e vediamo che cosa può costruire”
Occhio all’ultima colonna “reti - rigori” ogni 90 minuti. Togliamo i rigori, eventi casuali. Rendiamo le stagioni uguali e indipendenti dal minutaggio. Vediamo che cosa ne esce.
Vlahovic non ha mai più avuto le cifre della Fiorentina di Italiano
Con Allegri l’anno scorso ha prodotto una buona stagione a livello realizzativo (18 gol totali in 38 presenze), anche se con un solo gol nelle ultime 10 di campionato. Motivo del buon rendimento? L’assenza delle coppe. Ti alleni di più e meglio
Nella Juventus, Vlahovic registra un valore medio di 0,43 gol p90, il 53% di ciò che ha mostrato nella Fiorentina. Quanto può essere forte un dato del genere?
Hai preso un giocatore a 80 milioni, lo hai caricato di responsabilità che forse non poteva reggere, gli hai cambiato il contesto intorno giocando un calcio diversissimo, hai stravolto più volte la squadra - e la dirigenza - e ora, 4 anni dopo, gli hai fatto capire che si può fare a meno di lui tranquillamente.
Vlahovic ha le sue responsabilità: giocatore troppo emotivo, difetti tecnici sempre più accentuati su cui non ha lavorato a sufficienza, ma ricordando tutto questo non può essere il problema della Juventus.
Quindi, chi sbaglia?
Thiago Motta sbaglia perché non si adatta al suo attaccante e ora gli preferisce uno che è così diverso da lui (Kolo Muani) che proprio mi porta a pensare che si sarebbe sbarazzato di Dusan senza patemi da inizio anno
Vlahovic perché non perde occasione per sbagliare atteggiamenti in campo, fuori dal campo e dichiarazioni. Atteggiamenti in campo: sbracciare, dimenarsi, subire i suoi stessi errori. Atteggiamenti fuori dal campo: parlare così di Gatti durante Como-Juventus. Inaccettabile. Dichiarazioni: in una sosta per le nazionali ha dichiarato di trovarsi meglio nella Serbia perché gli vengono richiesti meno compiti difensivi
Noi perché addossiamo tutta la responsabilità a uno o all’altro quando le faccende, anche in questo caso, non sono mai o bianche o nere. Nel grigio, fidatevi, si sta bene e si capiscono meglio le dinamiche, godendosi davvero ciò che accade
Sì, mi sento un pò Ted Lasso
Ve l’ho accennato la scorsa settimana: sto allenando in Kings League. E la cosa mi ha emotivamente rapito, portandomi a lavorare, diciamo, più del dovuto.
Siccome è calcio vero, ma vero fino a un certo punto, posso mostrarvi una cosa di cui vado fiero. La conversazione con il capitano, Andrea Tarasco.
Mi sono fissato una missione: devo dare ai ragazzi ciò che non ho avuto io, un mister in grado di mostrare non solo cosa fare, ma anche perché.
P.S. Ho capito cos’è l’AURA, ancora una volta
A Rotterdam ho conosciuto Zola e Seedorf. Li ho intervistati per Prime all’interno della sala in cui guardano le partite (sì, assurdo, non sono in tribuna).
Clarence l’ho intervistato alle 20:57, tre minuti prima dell’inizio. E il video completo dura 7 minuti, quindi 21:04, un minuto dopo l’1-0 di Paixao che, quindi, non ha visto in diretta.
L’immagine che vedi qui è iconica perché ha appena segnato il Feyenoord. Nei miei occhi c’è la paura che si giri e mi dica “basta, via, devo vedere e non fare queste cose”, sbolognandomi.
Lui invece ha sentito il rumore dei tifosi, girato la testa, guardato il gol, reagito all’errore di Maignan con una micro espressione facciale e dopo 5 secondi si è girato verso di me e con entusiasmo e professionalità ha risposto - correttamente - alla quinta e ultima domanda.
Da quando l’ho visto in stanza per la prima volta a quando sono andato via ho percepito qualcosa di diverso. Ed è ciò che ho avvertito al fianco di Bellingham qualche mese fa.
Ecco cos’è l’aura (si allude a qualcosa di intangibile, una sorta di fascino innato che combina stile, personalità, atteggiamento e carisma).
A settimana prossima! Un abbraccio,
Nic